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Arresto Messina Denaro, parla Salvatore Borsellino: “Una latitanza che dura 30 anni è una sconfitta dello Stato”

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Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, dicendo la sua riguardo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Ecco le sue parole:

“E’ sicuramente una notizia positiva e c’è da congratularsi con le forze dell’ordine, che sono riuscite ad ottenere questo risultato. Però non mi sento di unirmi al coro delle istituzioni, che parlano di successo dello Stato. Una latitanza che dura 30 anni è una sconfitta da parte dello Stato. Così come tanto sono durate le latitanze di Riina e Provenzano. Una cattura che avviene dopo 30 anni è in ogni caso una sconfitta. E ci sono tanti elementi che lasciano pensare, come il fatto che questa cattura sia stata predetta dal gelataio palermitano (Baiardo) intervistato da Giletti. Bisognerebbe che gli investigatori capissero come mai questa persona, avesse elementi per predire una situazione del genere. Messina Denaro è stato fatto accomodare su un taxi, come se fosse accompagnato da un’hostess. Ci sono cose che bisogna capire e approfondire. Sicuramente, il fatto che fosse gravemente malato ha potuto portare lo stesso Messina Denaro a diminuire le precauzioni e anche a favorire quest’arresto; ci sono troppe cose che lasciano da pensare. Non vorrei che dietro questa consegna ci sia stata una trattativa, questa è una parola che mi fa accapponare la pelle. Bisogna capire se questa trattativa c’è stata, che cosa è stato promesso a Messina Denaro per questa resa”.

Poi, esprime il suo pensiero sulla Mafia di oggi:

“Il predominio nella criminalità mafiosa organizzata nel nostro Paese è stato preso dalla ‘Ndrangheta, che è molto più pervasiva di Cosa Nostra e ha capacità imprenditoriali. La Mafia ha sempre saputo sopravvivere al cambio delle condizioni e alla cattura dei suoi capi”.

Infine, chiosa finale dedicata alla cosiddetta ‘Agenda rossa’ di suo fratello:

“Mi agghiaccia il pensiero che una copia dell’Agenda rossa, possa essere stata data a Messina Denaro e altri capi della Mafia, come mantenimento dei patti che avrebbero potuto portare alla sua cattura”.

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Napoli-New York: arriva il nuovo volo giornaliero ‘Delta’

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È iniziato il conto alla rovescia per il volo Delta Air Lines da Napoli per New York-JFK: dal prossimo 25 maggio il vettore lancerà il suo nuovo collegamento no-stop giornaliero.

Oltre ad offrire un servizio diretto per New York, il volo darà ai passeggeri anche la possibilità di continuare il proprio viaggio con collegamenti in coincidenza via l’hub Delta di JFK verso oltre settanta destinazioni in tutto il Nord America.

(fonte: Ansa.it)

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Dipinto di Monet venduto all’asta per quasi 35 milioni di dollari

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Venduto all’asta, a New York, per quasi 35 milioni di dollari, il dipinto ‘Covone a Giverny’ di Claude Monet, una delle figure di spicco dell’impressionismo.
L’annuncio è arrivato da parte di Sotheby’s.
Sotheby’s, che appartiene al miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, ha annunciato mercoledì sera la vendita online, telefonica e nella sua sede di Manhattan di una cinquantina di dipinti di arte moderna per 235 milioni di dollari.

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Castel Volturno, Presidente Antimafia alla commemorazione dell’imprenditore Noviello ucciso dal clan dei Casalesi.

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Oggi, a Castel Volturno (Caserta) si commemora il 16esimo anniversario della scomparsa dell’imprenditore Domenico Noviello, ammazzato dai killer appartenenti al clan dei Casalesi, guidati da Giuseppe Setola, il 16 maggio del 2008, in piena stagione del terrore nel Casertano. Proprio in quel periodo, nel giro di pochi mesi, da maggio a novembre di quell’anno, i sicari del clan uccisero 18 persone, tra cui imprenditori coraggiosi come Noviello che avevano denunciato e fatto condannare gli estorsori del clan, e i sei incolpevoli ghanesi della strage di San Gennaro.

La presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, con a fianco il figlio di Noviello, Massimiliano, e gli altri figli Mimma e Matilde hanno presenziato in piazzetta Domenico Noviello a Baia Verde, luogo del delitto perpretato ai danni dell’imprenditore.

“E’ importante la commemorazione ma non basta” ha detto Colosimo, “ciò che già fanno le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto – deve trovare il pieno supporto delle istituzioni comunali e soprattutto del Parlamento, che oggi io rappresento“.

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